UFFICIO NAZIONALE PER I PROBLEMI SOCIALI E IL LAVORO
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Ambiti

22 Giugno 2012

Per orientare gli stili di vita: modelli etici e teologici

Il seminario si propone di evidenziare il contributo che una riflessione etica e teologica può offrire nel sostenere una pastorale della cura del creato. Esso mira, cioè, a comprendere come una prospettiva animata dalla fede possa interagire (anche criticamente) con la riflessione sulla responsabilità ambientale, quale viene elaborata nel pensiero contemporaneo, per dar vita ad un efficace rinnovamento degli stili di vita.

22 Giugno 2012

Formare all'amore per il creato

Il Seminario rifletterà sulla sfida educativa in relazione alla custodia del creato, in vista dell’elaborazione di un’etica che superi l’accentuazione unilaterale della dimensione giuridica per fondarsi su un’esperienza più ampia. Il riferimento all’amore per il creato ed il ruolo formativo della liturgia disegnano lo spazio nel quale è possibile elaborare un’educazione ambientale significativa anche sul piano pastorale.

22 Giugno 2012

La fede nel Creatore per abitare la terra

Il convegno aiuta a interrogarsi su come la fede nel Creatore sia capace di illuminare il nostro rapporto la natura, che spesso si presenta in forme contraddittorie e calamitose, come quelle che hanno segnato il recente passato. Orienta nel tracciare nuovi modi di pensiero e di azione per abitare responsabilmente la terra, attenti alla delicata relazionalità dell’ambiente e alle prospettive ecumeniche e interreligiose della custodia del creato.

19 Giugno 2012

Nuovi stili di vita, tra pratiche e riflessioni

«La salvaguardia dell’ambiente e la custodia del creato sono il problema più urgente e preoccupante dell’umanità. Questo implica e comprende i problemi del degrado ecologico, della fame del mondo, del miglioramento della qualità della vita, dell’incertezza dovuta alle condizioni che minacciano la convivenza civile e la pace tra i popoli.»

18 Aprile 2012

1° maggio 2012

“Il 1° maggio, memoria di san Giuseppe lavoratore, ci richiama a cogliere il lavoro dentro una visione dell’uomo che è illuminata profondamente da Gesù di Nazareth. Egli ci aiuti a vivere in pienezza il rapporto tra lavoro e resto della vita…”

18 Aprile 2012

1° maggio 2013

Anche nel lavoro: «il prendersi cura, il custodire chiede bontà, chiede di essere vissuto con tenerezza. Nei Vangeli, san Giuseppe appare come un uomo forte, coraggioso, lavoratore, ma nel suo animo emerge una grande tenerezza, che non è la virtù del debole, anzi, al contrario, denota fortezza d’animo e capacità di attenzione, di compassione, di vera apertura all’altro, capacità di amore» (Francesco, Omelia, 19 marzo 2013).

18 Aprile 2012

1° maggio 2014

Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Vi saluto cordialmente: lavoratori, imprenditori, autorità, famiglie presenti, in particolare l’Arcivescovo, Mons. Arrigo Miglio, e i tre di voi che hanno manifestato i vostri problemi, le vostre attese, anche le vostre speranze. Questa Visita – come dicevate – inizia proprio con voi, che formate il mondo del lavoro. Con questo incontro desidero soprattutto esprimervi la mia vicinanza, specialmente alle situazioni di sofferenza: a tanti giovani disoccupati, alle persone in cassa-integrazione o precarie, agli imprenditori e commercianti che fanno fatica ad andare avanti. … (Francesco, Cagliari, 22 settembre 2013).

18 Aprile 2012

1° maggio 2012

“Il 1° maggio, memoria di san Giuseppe lavoratore, ci richiama a cogliere il lavoro dentro una visione dell’uomo che è illuminata profondamente da Gesù di Nazareth. Egli ci aiuti a vivere in pienezza il rapporto tra lavoro e resto della vita…”

18 Aprile 2012

1° maggio 2013

Anche nel lavoro: «il prendersi cura, il custodire chiede bontà, chiede di essere vissuto con tenerezza. Nei Vangeli, san Giuseppe appare come un uomo forte, coraggioso, lavoratore, ma nel suo animo emerge una grande tenerezza, che non è la virtù del debole, anzi, al contrario, denota fortezza d’animo e capacità di attenzione, di compassione, di vera apertura all’altro, capacità di amore» (Francesco, Omelia, 19 marzo 2013).

1 Febbraio 2012

Educare alla cittadinanza responsabile

Avvertiamo «la necessità di educare alla cittadinanza responsabile. L’attuale dinamica sociale appare segnata da una forte tendenza individualistica che svaluta la dimensione sociale, fino a ridurla a una costrizione necessaria e a un prezzo da pagare per ottenere un risultato vantaggioso per il proprio interesse.