1° maggio 2022 – Sussidio Liturgico e Pastorale
I Vescovi delle due Commissioni, per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, e dell’Ecumenismo e il dialogo, hanno elaborato un Messaggio per la celebrazione della 16ª Giornata Nazionale per la Custodia del Creato (1° settembre). Quest’anno la celebrazione nazionale sarà ospitata dalla diocesi di Montepulciano – Chiusi – Pienza nei giorni 4 e 5 settembre 2021
I Vescovi delle due Commissioni, per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, e dell’Ecumenismo e il dialogo, hanno elaborato un Messaggio per la celebrazione della 15ª Giornata Nazionale per la Custodia del Creato (1° settembre). Quest’anno la celebrazione nazionale sarà ospitata dalla diocesi di Ferrara-Comacchio e si svolgerà domenica 6 settembre 2020
I Vescovi delle due Commissioni, per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, e dell’Ecumenismo e il dialogo, hanno elaborato un Messaggio per la celebrazione della 14ª Giornata Nazionale per la Custodia del Creato (1° settembre). Quest’anno la celebrazione nazionale sarà ospitata dalla diocesi di Cefalù e si svolgerà domenica 8 settembre 2019
I Vescovi delle due Commissioni, per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, e dell’Ecumenismo e il dialogo, hanno elaborato un Messaggio per la celebrazione della 13ª Giornata Nazionale per la Custodia del Creato (1° settembre). Quest’anno la celebrazione nazionale sarà ospitata dalla diocesi di Frosinone e si svolgerà domenica 2 settembre 2018
I Vescovi delle tre Commissioni, per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, dell’Ecumenismo e il dialogo, e per la Cultura e le Comunicazioni sociali hanno elaborato un messaggio per la celebrazione della 12ª Giornata Nazionale per la Custodia del Creato (1° settembre).
Quest’anno la celebrazione nazionale sarà ospitata dalla diocesi di Gubbio e si svolgerà domenica 3 settembre 2017
Il tema della 11ª Giornata, “La misericordia del Signore, per ogni essere vivente”, vuole aiutare le nostre comunità a vivere nella nostra esperienza di fede, come nei comportamenti quotidiani, nella sua ampiezza senza misura l’amore di Dio verso il creato. Celebrare questo evento nell’Anno giubilare significa permettere a ciascuno di imparare la pratica della benedizione per la bellezza del creato, ascoltando altresì il gemito e la sofferenza della «nostra oppressa e devastata terra», assieme a quello dei «poveri più abbandonati e maltrattati», come ci invita a fare la Lettera Enciclica di papa Francesco, Laudato si’ (cf., n. 2).
Lo scopo del Convegno è suscitare speranza sapendo leggere fino in fondo i diversi aspetti della crisi. Nella loro storia, anche dopo grandi difficoltà, i cattolici non si sono chiusi in un pessimismo, né in nostalgie del passato, ma sotto la guida di una moltitudine di santi e testimoni, grandi educatori, hanno ricostruito una nuova città dell’uomo, impegnandosi nel mondo della scuola, della carità, dell’economia, dell’educazione, dell’impegno sociale fin dalla stesura della Rerum novarum (1891) e di tutti i grandi documenti sociali che divennero frutti vitali per le nostre Chiese e sfociarono nella feconda stagione dell’impegno sociale e politico di molti di loro.
“Quest’anno, a dare un particolare significato alla Giornata per la custodia del creato, vengono a convergere tanti elementi, a partire dall’Enciclica Laudato si’ che Papa Francesco ha dedicato alla questione ambientale. Assume poi un forte rilievo il 5° Convegno Ecclesiale Nazionale (“In Gesù Cristo, il nuovo umanesimo”, Firenze, 9-13 novembre 2015), così come il Giubileo della misericordia che si aprirà l’8 dicembre 2015. Uno sguardo credente cercherà di cogliere nei momenti evidenziati i legami che lo Spirito intesse, con una lettura in profondità dei segni dei tempi, secondo l’indicazione formulata proprio cinquant’anni fa dalla Costituzione conciliare Gaudium et spes. In questa direzione, vorremmo riscoprire in questo Messaggio una “sapienza dell’umano”, capace di amare la terra, per abitarla con sobria leggerezza. …”
«La donna saggia costruisce la sua casa, quella stolta la demolisce con le proprie mani» (Pr 14,1). Questa antica massima della Scrittura vale per la casa come per il creato, che possiamo custodire e purtroppo anche demolire. Dipende da noi, dalla nostra sapienza scegliere la strada giusta. Dove imparare tutto ciò? La prima scuola di custodia e di sapienza è la famiglia. Così ha fatto Maria di Nazaret che, con mani d’amore, sapeva impastare «tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata» (Mt 13,33).