Se ne fa interprete la Segreteria Generale, attraverso questo contributo – curato da Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro, Ufficio Nazionale per la pastorale della salute e Caritas Italiana – in continuità con una riflessione iniziata la scorsa settimana.
Il presente documento vuole essere un invito della Chiesa italiana a continuare il coraggioso cammino verso la trasparenza e l’informazione sulle attività economiche.
Ci auguriamo che questo documento sia un riferimento di orientamento e guida per gli Enti religiosi e i loro amministratori, chiamati a gestire i beni economici al meglio, secondo finalità eticamente sostenibili e orientate ai principi del Vangelo.