UFFICIO NAZIONALE PER I PROBLEMI SOCIALI E IL LAVORO
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Intervento di Giorgio Campanini alla Tavola Rotonda della Sessione conclusiva “I Cattolici e la Democrazia”

44a Settimana Sociale dei Cattolici Italiani
10 Ottobre 2004

Nel 1995 Daherdorf poneva in evidenza la difficoltà, tipica di tutte le democrazie mature, di conciliare benessere economico, coesione sociale e libertà politica: era appunto, questa, la “quadratura del cerchio”. A dieci anni di distanza, il problema si ripropone in un contesto profondamente diverso: “quadrare il cerchio” significa oggi assicurare il mantenimento e, se possibile, il rafforzamento delle istituzioni della democrazia in un tempo che è insieme di stagnazione economica e di emergenza terroristica. Alla democrazia si chiedono, ancora oggi, maggior benessere e maggiore sicurezza; ma il raggiungimento di questi obiettivi non appare facile e quelle della democrazia rischiano di essere “promesse non mantenute”. Di qui il rischio di derive populistiche, di tentazioni neo-autoritarie, di manipolazioni massmediali; contrastare le quali e salvaguardare la sostanza della democrazia occorre abbandonare la logica consumistica che negli ultimi decenni – come denunziato dalla Centesimus annus – ha caratterizzato le società occidentali per recuperare, attraverso un’etica della sobrietà, il primato dei beni relazionali sui beni materiali. Ristabilire questo primato, e nello stesso tempo assicurare una più diffusa giustizia sociale – evitando di fare “parti uguali fra diseguali” – è il migliore servizio che i credenti, radicati nella storia degli uomini, possono offrire alla democrazia di domani.

ALLEGATI