UFFICIO NAZIONALE PER I PROBLEMI SOCIALI E IL LAVORO
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Schede per un primo annuncio a partire dalla vita

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27 Ottobre 1998

te strumentale del lavoro ("meglio le ferie che il lavoro"), sviluppa la convinzione che il lavoro è un potenziale di crescita ("sarà dura, ma …"), affronta la dimensione del peccato ("ma così proprio non va"), allarga lo sguardo sui problemi mondiali legati all'economia ("sognare il domani"), esorta ad assumersi le proprie responsabilità ("mi rimbocco le maniche"). Anche all'interno di ciascuna scheda v'è un percorso: "Racconta" vuole portare in luce le esperienze che i giovani vivono quotidianamente; "Esplora" propone una tecnica di approfondimento di quanto raccontato; "Valuta" allarga la visuale all'esperienza di altri sia nell'ambito ecclesiale che civile; "Rischia" propone il confronto con il Vangelo in termini di chiamata alla solidarietà; "Decidi" chiede una assunzione di responsabilità in prima persona. La scheda termina con una sezione titolata "Su strade di spiritualità" per trasformare in preghiera quanto è stato oggetto di analisi.
* L'educatore potrà pensare ad altre schede, in particolare sul tempo libero e sulla affettività, avendo come modello quelle proposte. Se è vero che la "vocazione al lavoro" non si esaurisce nello "impiego" retribuito attraverso cui ciascuno si guadagna da vivere, è speranza di chi ha compilato queste schede che la dimensione del lavoro sia recuperata negli ambienti giovanili come prospettiva centrale attraverso la quale si realizza la ricerca di Dio e il servizio al prossimo per la diffusione del Regno.
Le schede complete possono essere richieste a unpsl@chiesacattolica.it
padre Carlo Fasano e don Flavio Grendele
* Queste schede sono state pensate in vista di mediare il catechismo dei giovani/2 "Venite e vedrete" ed in particolare il cap. 9 "per trasformare il mondo", per offrilo a dei giovani lavoratori. La speranza è di riuscire ad offrire un contributo per aiutare a rileggere la quotidianità di vita e le tematiche legate al lavoro in una prospettiva di fede. Come tali sono adatte per qualsiasi realtà giovanile che voglia riappropriarsi dell'esperienza lavorativa come strada di santità.
* Esse sono un sussidio per l'animatore e non un percorso preconfezionato da dare in mano ai giovani: sono materiali, spunti, cassetta degli attrezzi, che l'animatore utilizzerà a secondo della situazione, della sensibilità dei giovani, del tipo di iniziativa che intende avviare. Sono materiali e suggestioni che vogliono favorire la creatività e non limitarla. Pur costituendo un "itinerario" che sviluppa delle convinzioni, e come tale può essere utilizzato per una serie di incontri come per un campo scuola, il percorso va ritracciato a seconda della sensibilità dei giovani che si accostano nella convinzione che è più importante la qualità della relazione, che si manifesta con l'attenzione alle problematiche reali dei giovani, che la completezza del tema.
* L'animatore dovrà possedere bene i contenuti della scheda, approfondendo personalmente quanto in essa è appena accennato, senza però perdere di vista quando espresso all'inizio di ogni scheda nella parte titolata "idea di fondo" che costituisce il valore- guida che si vuol comunicare. Avendo il "polso" dei soggetti organizzerà dunque l'attività sviluppando le tematiche che maggiormente possono interessare i suoi giovani, ampliando progressivamente una sensibilità già esistente riguardo un aspetto e avendo come obiettivo lo sviluppare l'attenzione circa le idee di fondo.
* Le cinque schede costituiscono un ideale itinerario che parte mettendo in discussione l'uso puramen