Seminario di studio FAMIGLIA, AMBIENTE E STILI DI VITA Roma, 6 marzo 2004
Presentazione
Questo numero del notiziario dell’ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro e l’ufficio nazionale per la pastorale della famiglia è interamente dedicato al seminario di studio su “Famiglia, Ambiente e Stili di Vita”, tenutosi a Roma presso la nostra sede il 6 marzo 2004. Tale lavoro costituisce un ulteriore contributo alla ricerca sui temi della Salvaguardia del Creato e arricchisce la riflessione prodotta in questi anni dai seminari annuali. Le quattro relazioni che riportiamo, e che costituiscono un approfondimento in prospettiva teologica, sociologica e architettonica,hanno l’intenzione di proporre un pensiero sostenibile riguardo l’interazione necessaria tra gli stili di vita e le ripercussioni sull’ambiente. Il contributo di Mons. Rocchetta – a partire da un’antropologia personalista e dal rapporto sentimenti e ragione – mette in evidenza come la teologia della tenerezza occupi uno spazio vitale nella vocazione della famiglia, chiamata a vivere la propria identità e realizzazione attraverso uno stile “carezzevole” capacedi esprimere attenzione e partecipazione affettiva tra le persone e che si rispecchierà inevitabilmente nell’ambiente. I due interventi sociologici, del prof. Secondulfo e della prof.ssa Barbieri Masini, offrono la prospettiva dentro la quale è possibile collocare la famiglia in relazione alla società del consumo e la possibilità di prevedere possibili cambiamenti sociali che necessitano di stili di vita capaci di dare risposte adeguate all’interno dei mutati bisogni delle persone. Il primo intervento, attraverso un’analisi del rapporto tra la società del consumo, i meccanismi che la regolano e il conseguente coinvolgimento delle scelte tra veri e falsi bisogni, evidenzia la necessità di una “ecologia del desiderio” capace di orientare verso un equilibrio etico della persona. Il secondo intervento, approfondisce gli stili di vita entro un processo di differenziazione sociale e la loro dinamica, delineando una valutazione che consente di affermare la possibilità, attraverso piccole scelte quotidiane, di mutamento di mentalità. La relazione del prof. Sasso attraverso un exursus su vari tipi di architetture, ci introduce in una concezione dello spazio dove il luogo abitato trova la sua pienezza di significato attraverso le “relazioni – funzionali ma anche affettive – di tutto con tutto” dimostrando che la bontà di una architettura risiede sul valore dei rapporti, sugli spazi che creano opportunità di dialogo e non sulla singolarità degli elementi e la performance dei singoli. Le conclusioni del prof. Morandini abbozzano alcune considerazioni di sintesi che pongono interrogativi riguardo gli strumenti capaci di dare risposte adeguate all’esigenza di una attenta proposta sul piano della pastorale.
Don SERGIO NICOLLI Direttore Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia
Don PAOLO TARCHI Direttore Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro