UFFICIO NAZIONALE PER I PROBLEMI SOCIALI E IL LAVORO
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Bene comune ed economia. Per un’economia agapica

I Seminario Preparatorio al Centenario delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani Treviso, 20 gennaio 2007 - Bene Comune e Dottrina Sociale della Chiesa in Italia. Dal Vaticano II a Benedetto XVI
12 Marzo 2007

Riguardo il tema del bene comune la scienza economica si confronta con un paradosso. Da una parte, infatti, la scienza economica moderna nasce, nel Settecento, con un forte legame con l’idea di bene comune. Sia la tradizione scozzese di Adam Smith, centrata sulla Wealth of Nations, sia quella italiana di Genovesi incentrata invece sulla “pubblica felicità”, concepivano l’economia in vista del bene comune. La tradizione scozzese, che poi diventerà ben presto quella ufficiale, si proponeva di contribuire al bene comune attraverso la crescita della “ricchezza delle nazioni” , quella italiana, dal canto suo, si proponeva lo stesso fine ma puntando direttamente al fine (la pubblica felicità), e per questo più interessata alle virtù civili che non alla divisione del lavoro per aumentare la ricchezza. Resta comunque il fatto che il bene comune è il grande tema associato alla nascita dell’economia politica moderna, da Napoli a Glasgow.
Al tempo stesso, nessun concetto come quello di “bene comune” è assente dalla teoria economica moderna e contemporanea che lo ha sostituito con i concetti di “bene pubblico” o di “commons”  che però, a guardar bene, sono esattamente l’opposto di quanto la tradizione classica e cristiana chiama “bene comune”, poiché sia i “beni pubblici” che i “commons” restano una faccenda individualistica, senza che tra le persone coinvolte nell’atto di consumo sia implicato nessun tipo di rapporto. Il bene pubblico o il commons è un rapporto diretto tra gli individui e il bene consumato, mentre il rapporto tra le persone è quanto meno indiretto; il bene comune, invece, è esattamente il contrario: un rapporto diretto tra persone, mediato indirettamente dall’uso dei beni in comune . In questo senso il bene comune è una categoria personalista, mentre il concetto economico di bene “comune” è materialista (centrato sulle cose e non sulla persona).

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