UFFICIO NAZIONALE PER I PROBLEMI SOCIALI E IL LAVORO
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Seminario Fare gruppi di lavoratori – programma

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8 Ottobre 1998

pastorali", nn. 67-68).
"Per creare una cultura di sostegno, cristiana alla base di tutto il processo, bisognerà che nelle aziende e tra i lavoratori ci si incontri pure come credenti, per riflettere e rimotiva re le proprie scelte e la propria testimonianza, discutendo con ampi orizzonti, convocando persone competenti e in grado di aiutarci a interpretare il 2000. Basterebbe pochissimo per cominciare, basterebbero duo o tre lavoratori che decidessero di rendere pubblica una loro riunione a determinate scadenze, quindicinali o mensili, fuori del tempo di lavoro, per impostare riflessioni, verifiche, attenzioni sul proprio mondo del lavoro, con sensibilità di fedeli cristiani. Di questi esempi ce ne sono già tanti, ringraziando il Signore, e voi ne siete testimoni. Se tali cellule si moltiplicano, avremo creato una mentalità ; del resto una mentalità opposta non c'è, una soluzione diversa non esiste, una alternativa non si presenta".[[br]] (Card. Carlo Maria Martini, "Veglia dei Lavoratori" 30 aprile 1997)

venerdì 16 gennaio 1988[[br]]
ore 16.00 [[br]] Introduzione [[br]] S. E. mons. Fernando Charrier[[br]]
Presentazione del Seminario:[[br]] "Quattro anni di sperimentazione e ricerca; a che punto siamo?"[[br]] don Gianni Fornero[[br]]
Lavori a gruppo[[br]][[br]]
sabato 17 gennaio 1988[[br]]
ore 9.00 [[br]] Relazione teologico-pastorale:[[br]] "L'importanza di fare gruppi di lavoratori" [[br]] prof. Paolo Doni[[br]]
dibattito[[br]]
ore 15.00 [[br]] "Come fare un gruppo? suggerimenti metodologici e organizzativi"[[br]] don Silvio Caretto[[br]]
lavori a gruppi[[br]][[br]]
domenica 18 gennaio 1988[[br]]
ore 9.00: in assemblea [[br]] Relazione dei gruppi[[br]] Interventi di Associazioni e Movimenti [[br]] dibattito [[br]]
Conclusioni [[br]] don Mario Operti [[br]]

"Lo Spirito del Signore chiama alla conversione pastorale. E questa la chiave di accesso a un'evangelizzazione veramente rispondente alle novità che attraversano gli scenari sociali, economici e politici del nostro tempo, le cui conseguenze si ripercuotono anche nell'ambito morale e spirituale..." "Gli operatori di pastorale sociale, in vista di una nuova opera evangelizzatrice, devono avere coscienza di se stessi come di missionari. Le varie situazioni in cui normalmente oggi viviamo possono essere qualificate come situazioni di missione, perché se molti sono i battezzati, pochi sono gli evangelizzati. E' necessario, dunque, rinnovare e alimentare in noi lo spirito missionario, superando schemi mentali, attitudini psicologiche, azioni abitudinarie, per annunciare il Vangelo della salvezza ai battezzati delle sole anagrafi parrocchiali e alla persone di buona volontà, a quanti il Signore pone sulla nostra strada. La pastorale sociale è rivolta si all'interno, ma anche e soprattutto all'esterno della comunità ecclesiale". (Conferenza Episcopale Italiana, "Evangelizzare il sociale. Orientamenti e direttive