è vero soprattutto che si compie oltre la storia. I cristiani "dimorano sulla terra, ma sono cittadini del cielo" . Le attività temporali perdono il loro più alto significato e diventano facilmente disordinate e distruttive, quando assorbono tutti gli interessi e le energie. La storia è esodo: testimoniare e annunciare questa verità è il più grande dono che possiamo fare agli uomini del nostro tempo."
don Angelo Casile don Mario Operti
Questo numero del Notiziario raccoglie diverse riflessioni riguardanti la presenza dei cristiani laici e delle loro varie aggregazioni nella società, riflessioni scaturite durante alcuni incontri di approfondimento del Gruppo "Società civile - Terzo settore" e del Coordinamento nazionale delle Scuole di formazione all'impegno sociale e politico. Da sempre per i credenti la presenza nel mondo costituisce uno dei punti fondamentali della loro missione e della loro testimonianza. Nella grande preghiera al Padre, Gesù lo invoca: "Non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che li custodisca dal maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu mi hai mandato nel mondo, anch'io li ho mandati nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità..." (Gv 17, 15-19). Il mondo per i cristiani è il luogo della prova e della tentazione, ma è anche il luogo dove il Signore manda i suoi discepoli a portare la buona novella e ad annunciare l'avvento del suo Regno. Una contraddizione di fondo attraversa il mondo e il cristiano ne è cosciente, ma sull'esempio del suo Signore e Maestro non rifugge dalle responsabilità e dall'impegno. Ne scaturisce uno stile diverso di essere al mondo, segnato dalla responsabilità e dalla coscienza della relatività, dalla partecipazione piena e dall'adesione al principio dell'amore e della fraternità. Mai come oggi è fondamentale saper coniugare in una nuova sintesi questo modo "alternativo" e al contempo responsabile di farsi carico delle realtà terrene secondo quanto la Chiesa ha maturato fin dai primi secoli della sua missione: "Mentre però raccomandiamo un impegno serio e concreto nella storia, ricordiamo anche il limite e la provvisorietà di ogni conquista terrena. Non ci lasciamo imprigionare nel ruolo di maestri di etica, di animatori culturali e di promotori dei servizi sociali. Se è vero che la salvezza si prepara nella storia,