Fervono i preparativi per la Marcia Diocesana della Pace che si svolgerà nel Comune di Magisano (CZ). Questo particolare momento di testimonianza e di impegno sarà presieduto dall’Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace Mons. Vincenzo Bertolone, Presidente della Conferenza Episcopale Calabra.
Si partirà in corteo dalla Chiesa del Rosario per arrivare alla Chiesa Madre di Santa Maria Assunta.
Il tema che guiderà la serata di testimonianza e preghiera sarà: La pace come cammino di speranza: dialogo, riconciliazione e conversione ecologica.
La Marcia è promossa dalla Commissione Giustizia, Pace e Salvaguardia del Creato dell’Arcidiocesi metropolitana di Catanzaro-Squillace, presieduta da Claudio Venditti, in collaborazione con le parrocchie di Magisano e di quelle della Foranie con i rispettivi parroci.
Parte attiva la sta svolgendo l’Amministrazione Comunale con il sindaco Fiore Tozzo insieme alla Giunta e il Consiglio nonchè la Pro-Loco del comune e Associazioni, Gruppi, Movimenti e il Centro Calabrese di Solidarietà.
“La Marcia della Pace - spiega Claudio Venditti - , è un percorso itinerante che si svolge ogni anno in una parrocchie delle zone pastorali della diocesi. Anche quest’anno sono stati invitati i sindaci e le autorità istituzionali, che saranno direttamente coinvolti nei momenti di riflessione. Quest’anno, continua, anche con la collaborazione del Forum delle Associazioni Familiari delle Calabria, si testimonierà l’ impegno con un gesto che è di provocazione e appunto anche di testimonianza. I partecipanti, sfileranno con un trolley o valigia ma anche con qualche passeggino vuoto. Si vuole proporre e attenzionare il drammatico fenomeno dello spopolamento e dell’abbandono da parte di giovani e famiglie dei nostri territori e ancora, l’inverno demografico. Le poche nascite, le culle vuote. Lo facciamo a Magisano un comune delle zone interne che però oggi rappresenta tutti gli altri comuni e in generale la Calabria”. Ai partecipanti sarà consegnato anche un ricordo della Marcia che riprende la vocazione produttiva del territorio, come spinta alla costruzione di un presente e futuro lavorativo che valorizzi le vocazioni dei territori ”.