Né possiamo tacere anzi, lo ripetiamo con preoccupata convinzione il valore intrinseco della domenica, giorno nel quale non solo ci si riposa dal lavoro, ma la famiglia si ritrova insieme con ritmi più distesi, asseconda le proprie consuetudini e se credente partecipa con la comunità cristiana alla liturgia del Signore. Per tali valenze antropologiche, la domenica non può essere sacrificata a ragioni economiche
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Nel riposo domenicale, infatti, non sincontrano meramente i componenti di una medesima famiglia, ma le persone e le famiglie tra loro: è la vita comune che si esprime e si rafforza nel segno dellincontro, del riposo che ricrea, dello svago legittimo, della preghiera che rafforza, della solidarietà e del dono vicendevoli.
Card. Angelo Bagnasco (dalla prolusione al Consiglio Episcopale Permanente del 26-29 marzo 2012)