UFFICIO NAZIONALE PER I PROBLEMI SOCIALI E IL LAVORO
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

La Chiesa cattolica in Europa rafforza il suo impegno per l’ambiente

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31 Maggio 2000

e "... a l avorare e a promuovere l'integrità del creato come una componente della vita delle chiese a tutti i livelli".
Celje, 30 maggio 1999

Il Consiglio delle Conferenze episcopali d'Europa (CCEE) riunisce i Presidenti delle attuali 34 conferenze episcopali europee. Lo presiede il cardinale Miloslav Vlk, arcivescovo di Praga; vicepresidenti sono Mons. Karl Lehmann, Magonza e Mons. Istvan Serégély, Eger. Il segretario generale del CCEE è don Aldo Giordano. Incontro dei delegati per l'ambiente delle Conferenze episcopali d'Europa Celje, Slovenia 27-30 Maggio 1999
COMUNICATO STAMPA
La Chiesa cattolica in Europa intende rafforzare le sue strutture e reti per affrontare le questioni ambientali. Per raggiungere questo obiettivo, 40 delegati delle conferenze episcopali di 22 paesi dell'Est, dell'Ovest, del Nord e del Sud dell'Europa si sono incontrati per la prima volta in una quattro giorni di discussione sull'ambiente. Il convegno si è svolto a Celje, Slovenia, dal 27 al 30 maggio, facendo seguito a una decisione della Assemblea plenaria del Consiglio delle Conferenze episcopali d'Europa (CCEE). Nonostante i miglioramenti puntuali e un maggiore rispetto delle esigenze ecologiche, la crescente consapevolezza e un sempre più deciso impegno anche da parte dei responsabili politici, di gruppi sociali e di singoli, la situazione delle risorse ambientali peggiora di giorno in giorno. I partecipanti all'incontro - tra cui nove vescovi, alcuni scienziati e rappresentanti qualificati di organismi cattolici nazionali ed internazionali - hanno sottolineato il significato centrale che deve assumere la cura per l'ambiente nella vita ed azione pastorale della Chiesa. Secondo il professor Karl Golser, teologo moralista e direttore dell'istituto per la Giustizia, Pace e Salvaguardia del Creato di Bressanone (Sud Tirolo), la "responsabilità per l'ambiente appartiene all'essenza della vita della Chiesa". Sostengono inoltre gli organizzatori del segretariato del CCEE che l'impegno per l'ambiente e la salvaguardia del creato non è solo responsabilità del mondo politico, ma è una sfida che deve riguardare la Chiesa cattolica in tutti gli ambiti della pratica pastorale. I delegati delle conferenze episcopali hanno identificato il ruolo specifico della Chiesa nell'offrire un fondamento e una motivazione per un nuovo stile di vita che si basi sulla "sostenibilità", solidarietà e giustizia sociale. L'impegno della Chiesa in questo settore deve essere portatore di prospettive di ampio respiro, basate su solide e precise analisi, come ha affermato il Dr. Jean Pierre Ribaut, presidente della Commissione per l'ambiente di "Pax Christi" in Francia e per molti anni direttore del Dipartimento per l'ambiente presso il Consiglio d'Europa. Secondo l'economista olandese, Dr. George Molenkamp, l'approccio alle questioni dell'ambiente da parte della Chiesa, fondato sulle dimensioni della fede e della promessa, possiede un notevole vantaggio rispetto all'approccio politico che è costretto a progetti inevitabilmente "a breve termine". E stato inoltre ripetutamente sottolineato l'intrinseco legame tra la cura per l'ambiente e l'impegno della Chiesa per la giustizia sociale a livello nazionale e internazionale. Una particolare attenzione è stata dedicata nel corso di questa prima conferenza sull'ambiente all'analisi e alla discussione delle radici culturali, spirituali e ideologiche della attuale crisi ecologica. In relazione a ciò, il Prof. Anton Stress, filosofo di Ljubljana e vice-presidente della Commissione europea "Iustitia et Pax", ha invitato ad una maggiore attenzione da parte della teologia cattolica verso i temi della "spiritualità della creazione" e della "responsabilità nei confronti del creato". Per la prassi relativa alla salvaguardia dell'ambiente, i partecipanti all'incontro hanno raccomandato di assumere prese di posizione il più possibile obiettive, da un lato senza minimizzare né mascherare le questioni e i problemi dell'ambiente, ma dall'altro anche senza esasperare i problemi o presentare scenari catastrofici che in realtà possono generare un dannoso atteggiamento di 'stanchezza' e innescare una tendenza alla rassegnazione da parte dell'opinione pubblica. Secondo il Dr. Markus Vogt, professore di etica sociale a Monaco e direttore dell'ufficio "Chiesa e Ambiente" di Benediktbeuern (Germania), occorre piuttosto motivare un nuovo comportamento attraverso modelli positivi. Sono evidenti le differenze e le diverse velocità tra le chiese europee, sia rispetto alla consapevolezza che all'impegno nell'ambito politico e sociale. Tuttavia, è stata presentata una vasta gamma di iniziative e attività - dalla educazione ambientale alle attività di interazione con l'ambiente, dagli sforzi per sviluppare una nuova spiritualità cristiana della creazione alle campagne sull'ingegneria genetica. I rappresentanti delle conferenze episcopali del centro ed est Europa hanno sollecitato in modo particolare un più ampio e regolare scambio di esperienze e di informazioni tra le Chiese del CCEE. Dall'incontro è emersa la raccomandazione a creare strutture per integrare l'agenda dell'ambiente nelle attività delle conferenze episcopali e a rafforzare tutte le strutture importanti in questo senso. Si auspica che ogni conferenza episcopale arrivi presto a nominare un delegato per le questioni ambientali al più alto livello possibile. E necessario inoltre promuovere una collaborazione più stretta tra questi delegati e le esistenti strutture ecclesiali e le organizzazioni, in particolare con le commissioni nazionali e la commissione europea di "Giustizia e pace". In riferimento ai progetti e alle iniziative locali, si camminerà verso una più stretta collaborazione con i gruppi ambientalisti e in favore delle iniziative avviate dalle altre chiese europee e dalla società civile. I delegati per l'ambiente presso le conferenze episcopali che fanno parte del CCEE dovrebbero anche avviare una collaborazione con la Rete europea cristiana per l'ambiente (ENEC). Rappresentanti di questa Rete e della Conferenza della Chiese d'Europa (KEK) erano presenti all'incontro di Celje. Un secondo incontro dei delegati per l'ambiente avrà luogo il prossimo anno a Bad Honnef, vicino a Bonn, in Germania. Era stato in occasione della Seconda Assemblea Ecumenica europea a Graz in Austria, nell'estate del 1997, che le chiese europee si erano impegnate nella dichiarazione final