UFFICIO NAZIONALE PER I PROBLEMI SOCIALI E IL LAVORO
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Intervento di Giuseppe Guzzetti alla Tavola Rotonda 2 della Sessione Economia e Finanza

44ma Settimana Sociale
30 Marzo 2005

Occorre parlare di Fondazioni di origine bancaria nel contesto, in questo momento, della vita economica, sociale e democratica del nostro Paese; come ci sollecitano anche alcune affermazioni scritte nel documento preparatorio di questa 44° Settimana Sociale dei cattolici. Tuttavia, non resisto alla esigenza di fare un inciso: ieri sera ho assistito ad una trasmissione televisiva dove si è svilito questo documento perché mancherebbero, nel documento, le parole Dio, Cristo, male e non so quali altre parole che - a detta di quel giornalista - in un documento predisposto dai cattolici non avrebbe dovuto mancare.
Consentitemi, di esprimere tutto il mio sconforto che da cattolici, più cattolici vengano considerazioni così banali, espressioni di grande superficialità culturale e anche sociale. Partirò proprio dal documento preparatorio che giudico un ottimo documento, una base importante di discussione per i cattolici italiani. Questo documento dopo aver affermato, a pag. 3, che la democrazia deve essere continuamente rafforzata nei suoi aspetti sia formali che di contenuto, indica un impegno per noi cattolici molto importante, far crescere in intensità ed in estensione gli spazi della partecipazione sociale ( pag. 19), e nel capitolo – Democrazia e sistemi di potere – (pag. 20), si afferma ancora: la democrazia si configura così come quella forma di governo che consente l’esercizio della responsabilità politica di tutti i cittadini, mediante la partecipazione immediata a processi di decisioni trasparenti.
Il coinvolgimento di fondazioni – cito sempre il documento- che si sviluppano dal basso, fa infatti crescere il tasso di democraticità del sistema e costituisce una importante risorsa per la riduzione dell’ingiustizia sociale (pag. 28).

ALLEGATI