UFFICIO NAZIONALE PER I PROBLEMI SOCIALI E IL LAVORO
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Il privilegio dei poveri

Schede in preparazione del Giubileo
17 Marzo 1999

sei; sono debole e anche tu lo sei; sono un uomo e anche tu lo sei. Ogni mia grandezza viene dalla tua piccolezza; ogni mia forza viene dalla tua debolezza; ogni mia sapienza viene dalla tua follia. Correrò verso di te, Signore, che guarisci gli infermi, fortifichi i deboli, e ridoni gioia ai cuori immersi nella tristezza. Io ti seguirò, Signore Gesù.
(Alfredo di Rievaulx)

IL LIBRO DELLA BIBBIA "Ebbene, io vi dico: Procuratevi amici con la disonesta ricchezza, perché, quand'essa verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne. Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto. Se dunque non siete stati fedeli nella disonesta ricchezza, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?" (Lc 16, 9-12). PER COMPRENDERE IL TESTO - Gesù ha appena raccontato la parabola dell'amministratore disonesto e la conclude con delle parole sconcertanti: "il padrone lodò quell'amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza, I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari, sono più scaltri dei figli della luce" (Lc 16 8-9). La lode non è tanto per la sua maniera di agire, quanto per quello che ha saputo imparare di fronte all'imminente sventura: farsi degli amici, cercare qualcuno con cui creare legami di solidarietà, uscire dall'autosufficienza nella quale si chiude chi confida nel possesso dei beni.
- Gesù, partendo così dall'esperienza di ogni giorno, intende suggerire qualcosa del mistero di Dio: fare alleanza con i poveri è la via più sicura per entrare e restare nell'alleanza. I poveri, infatti, sono di casa presso di lui e senza la loro amicizia non si può entrare in essa.
- E' il privilegio dei poveri: Dio li ama, partecipa a tal punto alla loro sofferenza, che anche il più piccolo gesto di comunione e di amore fatto nei loro riguardi lo considera fatto a sé (Mt 25,40), e la strada per incontrarlo ed accedere al suo regno passa attraverso la capacità di tessere con i poveri legami di amicizia.
IL LIBRO DELLA VITA - In questi ultimi anni, dopo un periodo di entusiasmo, si parla sempre meno dei "poveri", nonostante affermazioni solenni del magistero al riguardo. Come è vissuta oggi questa tensione all'interno delle nostre comunità?
- I poveri sono sentiti come un problema oppu re colti anche nel privil egio che essi hanno di farci entrare nel cuore di Dio e nel mistero del Regno?
- Come i poveri che abbiamo incontrato ci hanno introdotto ad una maggiore conoscenza del Signore e del suo progetto di amore? PER CONTINUARE LA RICERCA Soccorrilo (il povero) col tuo digiuno. Sii generoso con questi fratelli, vittime della sventura. Dà all'affamato ciò che togli al tuo ventre. Modera con saggia temperanza due forme d'appetito, che sono tra loro contrarie: la fame tua e quella di tuo fratello… Non consentire che siano altri a soccorrere chi ti sta vicino, e a giungere prima di te al tesoro che per te era custodito. Abbraccia l'afflitto come fosse oro. Stringi fra le tue braccia il malato come se da lui solo dipendesse la salute tua e quella di tua moglie e dei tuoi figli, quella dei tuoi domestici e di tutta la tua famiglia… Non disprezzare costoro, che giacciono stesi, come se per questo non valessero niente. Considera chi sono, e scoprirai quale è la loro dignità: essi ci rappresentano la persona del Salvatore. Ed è così: perché il Signore, nella sua bontà, prestò loro la sua stessa persona, affinché, per mezzo di essa, si muovano a compassione coloro che sono duri di cuore e nemici dei poveri. E' quanto poi fanno quelli che sono vittime della violenza: essi mostrano a coloro che li attaccano l'immagine dell'imperatore, perché alla vista di colui che comanda, i delinquenti si contengano. I poveri sono i dispensieri dei beni che speriamo, i portieri del regno dei cieli, quelli che aprono ai buoni e chiudono ai malvagi e ai disumani. Essi sono, al tempo stesso, severi accusatori ed eccellenti difensori. E difendono e accusano, non con ciò che dicono, ma in forza del semplice fatto di essere visti dal Giudice. Ogni azione che si compia a loro riguardo grida, al cospetto di Colui che conosce i cuori, con voce più forte di quella dello stesso precone…" (S Gregorio di Nissa).
PER LA PREGHIERA Signore Gesù, io sono povero e anche tu lo