Qual è il senso del lavoro nella nostra vita personale e comunitaria? Che spazio cè oggi per la festa come un tempo delluomo e per luomo, e come può essere vissuta, senza identificarla col tempo libero?.
Il
card. Giuseppe Betori sabato 10 marzo, alle 15, ha aperto così, a Firenze, il convegno promosso dal Centro di Pastorale Familiare e dallUfficio di Pastorale Sociale e Lavoro. Liniziativa è in preparazione al VII Incontro Mondiale delle Famiglie, che si svolgerà a Milano dal 28 maggio al 3 giugno prossimi.
Nelle parole del Cardinale, la preoccupazione per unorganizzazione del lavoro, e con essa la scansione dei tempi e degli orari, sempre più pensata come dice il Papa - e attuata in funzione della concorrenza di mercato e del massimo profitto, e la concezione della festa come occasione di evasione e di consumo, contribuiscono a disgregare la famiglia e la comunità e a diffondere uno stile di vita individualistico.
Di qui il richiamo: Lavoro e festa sono a servizio delluomo, a servizio della famiglia e della società, ed è sempre necessario tenerlo presente non solo nelle riflessioni e nei dibattiti, ma anche nel verificare come oggi viene fatta lesperienza del lavoro e della festa, per pensare in maniera giusta il loro rapporto e il rapporto famiglia, lavoro e festa.
Al Convegno ha portato il suo contributo
mons. Angelo Casile, direttore dellUfficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro della CEI: partendo da unanalisi della crisi economica, ha invitato ad affrontare le sfide del presente con quella speranza che nasce dalla fede. Mons. Casile si è quindi soffermato sulla necessità di educare al lavoro come vocazione, per concludere sulla necessità di armonizzare i tempi della famiglia con quelli del lavoro nella festa.