La 44ª Settimana Sociale si conclude riprendendo innanzitutto il messaggio del Santo Padre che, citando la Centesimus Annus, rammenta a tutti che “La Chiesa apprezza il sistema della democrazia, in quanto assicura la partecipazione dei cittadini alle scelte politiche e garantisce ai governati la possibilità sia di eleggere e di controllare i propri governanti, sia di sostituirli in modo pacifico, ove ciò risulti opportuno” (n. 46). Non bisogna comunque dimenticare – continua il Papa – che “i rischi e le minacce che possono derivare dalla tendenza a ritenere che il relativismo sia l’atteggiamento di pensiero meglio rispondente alle forme politiche democratiche, come se la conoscenza della verità e l’adesione ad essa costituisseron un impedimento” Il Papa inoltre richiama la responsabilità dei credenti nella costruzione della città terrena, come soggetti chiamati “a svolgere un ruolo di mediazione e di dialogo tra ideali e realtà concrete”; un ruolo che talvolta può anche essere pionieristico, teso a “indicare nuove piste e nuove soluzioni per affrontare in modo più equo gli scottanti problemi del mondo contemporaneo”. In tal modo “i cattolici sono invitati non soltanto a rendere viva e dinamica la società civile, ma anche a riconsiderare l’importanza dell’impegno nei ruoli pubblici e istituzionali, in quegli ambienti in cui si formano decisioni collettive significative e in quello della politica, intesa nel senso alto del termine”...