“Si spergiura, si dice il falso, si uccide, si ruba, si commette adulterio, tutto questo dilaga e si versa sangue su sangue. Per questo è in lutto il paese e chiunque vi abita langue, insieme con gli animali selvatici e con gli uccelli del cielo; persino i pesci del mare periscono” (Os 4,2-3). Sembra scritta per i nostri tempi questa tremenda pagina di Osea. Raccoglie tante nostre dolorose analisi e ben descrive lo smarrimento che vivono molti territori inquinati in Italia e nel mondo. Se infatti viene spezzata l’armonia creata dall’alleanza con Dio, si spezza anche l’armonia con la terra che langue, si diventa nemici versando sangue su sangue …
«La donna saggia costruisce la sua casa, quella stolta la demolisce con le proprie mani» (Pr 14,1). Questa antica massima della Scrittura vale per la casa come per il creato, che possiamo custodire e purtroppo anche demolire. Dipende da noi, dalla nostra sapienza scegliere la strada giusta. Dove imparare tutto ciò? La prima scuola di custodia e di sapienza è la famiglia. Così ha fatto Maria di Nazaret che, con mani d'amore, sapeva impastare «tre misure di farina, finché non fu tutta lievita» (Mt 13,33). Così pure Giuseppe, nella sua bottega, insegnava a Gesù ad essere realmente «il figlio del falegname» (Mt 13,55). …
Celebrare la Giornata per la salvaguardia del creato significa, in primo luogo, rendere grazie al Creatore, al Dio Trino che dona ai suoi figli di vivere su una terra feconda e meravigliosa. Guarire è voce del verbo amare, e chi desidera guarire sente che quel gesto ha in sé una valenza che lo vorrebbe perenne, come perenne e fedele è l’Amore che sgorga dal cuore di Dio e si manifesta nella bellezza nel creato, a noi affidato come dono e responsabilità. Con esso, proprio perché gratuitamente donato, è necessario anche riconciliarsi quando ci accorgiamo di averlo violato. …
Il tema della 6ª Giornata per la salvaguardia del creato è assai significativo nel contesto del dibattito ecclesiale e culturale odierno. Esso si articola in quattro punti, in continuità con l’argomento trattato l’anno passato, Custodire il creato, per coltivare la pace, nella linea degli Orientamenti pastorali dell’Episcopato italiano per il decennio corrente: «La comunità cristiana offre il suo contributo e sollecita quello di tutti perché la società diventi sempre più terreno favorevole all’educazione. …
La celebrazione della 5ª Giornata per la salvaguardia del creato costituisce per la Chiesa in Italia un’occasione preziosa per accogliere e approfondire, inserendolo nel suo agire pastorale, il profondo legame che intercorre fra la convivenza umana e la custodia della terra, magistralmente trattato dal Santo Padre Benedetto XVI nel Messaggio per la 43ª Giornata Mondiale della Pace. Quest'anno l'iniziativa nazionale si svolgerà a Bolzano-Bressanone.
È questo l’invito alla lode al Signore per il dono dell’aria, fonte di vita per tutte le creature, che San Francesco proclama nel Cantico delle Creature: lodiamo Dio Creatore per gli innumerevoli doni del suo amore, sull’esempio del Santo di Assisi, patrono d’Italia, nella ricorrenza centenaria della presentazione della Regola a papa Innocenzo III, avvenuta nel 1209. …
Anche quest’anno la celebrazione della Giornata per la salvaguardia del creato intende essere un’occasione per riflettere sulla vocazione della famiglia umana, in quella casa comune che è la Terra.
Sussidi per l'animazione:
Messaggio dei Vescovi; Sussidio 3ª Giornata; Cosa fare; Per approfondire; Celebrazione del Parola; Spunti per l´Omelia.
La Chiesa italiana celebra la Giornata per la salvaguardia del Creato per testimoniare l’importanza che essa attribuisce al dono della creazione e per ricordare ai cristiani e a tutti gli uomini il compito che Dio ha affidato all’umanità: custodire e coltivare la terra come un giardino (Gn 2,15). La Giornata intende porsi anche come risposta agli appelli di Benedetto XVI. »
1. …tutto è stato creato per mezzo di Lui… Fin dalle prime pagine la Scrittura parla di Dio come Creatore, colui che per amore ha fatto ogni cosa (Gn 1-2). «Del Signore è la terra e quanto contiene» (Sal 23,1) cantano i Salmi, invitando a contemplarne la bellezza, a benedire il suo autore e il suo agire provvidente (Sal 88; 103; 134; 148). Lo stesso creato, anzi, è invitato a lasciarsi coinvolgere nella lode, nella benedizione rivolta al Creatore che dona la vita (Dn 3,52-90). »