UFFICIO NAZIONALE PER I PROBLEMI SOCIALI E IL LAVORO
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Problemi sociali

Le parole e le azioni di Gesù, contenute nei Vangeli, costituiscono il paradigma a cui si riferisce la Dottrina sociale della Chiesa quando parla di sacralità della persona, della sua naturale socievolezza e relazionalità, della carità e della verità, della giustizia e della pace, del valore e del significato del lavoro, della famiglia e della vita, dell’economia e della politica, della custodia del creato, della destinazione universale dei beni, del primato del regno di Dio rispetto a ogni realtà terrena.
In tempi e luoghi diversi, la pastorale sociale continua ad aiutare i pastori e i fedeli nell’impegno «di scrutare i segni dei tempi e di interpretarli alla luce del Vangelo, così che, in modo adatto a ciascuna generazione, possa rispondere ai perenni interrogativi degli uomini sul senso della vita presente e futura e sulle loro relazioni reciproche» (Concilio Ecumenico Vaticano II, Costituzione pastorale Gaudium et spes, 7 dicembre 1965 [G S], n.4).

16 Giugno 2010

Informazioni …

L’Ufficio Nazionale per la pastorale della famiglia e l’Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Conferenza Episcopale Italiana organizzano, con la collaborazione del Forum delle Associazioni Familiari, la Settimana estiva di formazione 2010 sul tema “Dal noi della famiglia al noi del bene comune” a Senigallia dal 18 al 22 giugno 2010. Quest’anno […]

28 Aprile 2010

Educare al lavoro dignitoso. 40 anni di pastorale sociale in Italia

A partire dalla Dottrina sociale della Chiesa, si è discusso sul lavoro come vocazione, sull’educazione e la formazione cristiana. In questo stesso anno ricorrono il 50° della Mater et magistra, il 40° della Octogesima adveniens, il 30° della Laborem exercens e il 20° della Centesimus annus. All'interno le relazioni…

24 Giugno 2003

Educare ad una cittadinanza responsabile!

… La nostra partecipazione alla vita e alla crescita della polis deve realizzarsi nella logica di un vero e proprio “servizio”, in tutto siamo “debitori” gli uni degli altri, anzi nella logica di un servizio compiuto “per amore di Gesù” . Anche l'impegno per una cittadinanza responsabile deve diventare una forma di sequela di Cristo, il “figlio dell'uomo” che ama e serve la sua città e la sua patria, condividendone la vita.” …