UFFICIO NAZIONALE PER I PROBLEMI SOCIALI E IL LAVORO
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Bignami: La Cura del Creato (Scuola di Formazione Teologica)

Mercoledì 28 ottobre 2020 ore 20.30, presso il Teatro del Centro Pastorale del Seminario di Pordenone
28 Ottobre 2020

Prolusione SFT il 28 ottobre: La cura del creato
Mercoledì 28 ottobre, presso il Teatro del Centro Pastorale del Seminario, sarà presente don Bruno Bignami, Direttore dell’Ufficio Nazionale della Cei per i problemi sociali e il lavoro per la Prolusione a.a. 2020-21.

Viene nella nostra Diocesi in occasione della Prolusione all’anno accademico della Scuola di Formazione Teologica che ha già iniziato il suo percorso, un po’ straordinario, dedicato ad una rilettura dell’esperienza del Covid e che vede molti partecipanti assetati di parole pacate e concrete.

La sua Lectio magistralis prenderà le mosse dalla Laudato si’ di Papa Francesco a cinque anni dalla sua promulgazione. La cura del creato, ci dice il Papa, non può essere un tema marginale nell’attuale situazione di degrado di cui soffre il pianeta a causa dell’incuria dell’uomo. La radice di tale maltrattamento della natura, si badi bene, è causato dall’ingiustizia sociale. Le ragioni economiche, quando non sono guidate da una visione integrale dell’uomo, in tutte le sue dimensioni materiali, intellettuali e spirituali, e si alleano con politiche di parte, falliscono nel loro scopo primario che è quello di dare dignità ad ogni uomo perché possa godere dei doni della vita, della salute, del mondo, del prossimo.

L’esperienza della pandemia ci ha messo di fronte drammaticamente alla necessità di recuperare coscienza del nesso vitale ben individuato dal Pontefice: quando si dimentica la dignità di un solo uomo il creato viene deturpato, e quando la natura entra in sofferenza la vita diventa difficile per tutti. Ce lo ricordava lo stesso Papa lo scorso 27 marzo: “non possiamo pretendere di vivere sani in un mondo malato”.

Don Bignami, a nome dei vescovi italiani, si fa interprete dell’insegnamento della Chiesa in Italia e si fa mediatore presso le sedi istituzionali del nostro Stato perché le leggi del governo possano ispirarsi alla dottrina sociale della Chiesa che sa offrire sempre categorie importanti perché non si tolgano diritti, ma si esprima al meglio la dignità di ciascuno. Una dignità che è anche dell’ambiente naturale, condizione indispensabile perché la vita possa essere vissuta come benedizione.