“L’acqua è la fonte di vita sulla terra. Dobbiamo prenderci cura di essa come individui e attraverso le istituzioni pubbliche ad ogni livello. L’accesso all’acqua e all’igiene è un diritto umano e i cristiani sono invitati ad impegnarsi per il suo completo riconoscimento da parte degli Stati e delle organizzazioni internazionali”. Questo il messaggio chiave emerso dall’incontro.
Disponibilità, sicurezza, consenso, accessibilità e non-discriminazione, sono questi gli elementi essenziali del diritto all’acqua. Ogni giorno 10.000 persone muoiono per l’impossibilità di accedere all’acqua potabile e 100 milioni di persone nell’Europa allargata non hanno accesso all’acqua potabile. L’acqua dovrebbe essere considerata un bene pubblico e nella liturgia delle Chiesa essa assume una dimensione sacramentale. La dimensione religiosa è presente in tutte le religioni del mondo e può diventare un importante vettore per il dialogo interreligioso.
Gli aspetti ambientali e sociali del diritto all’acqua sono stati anche evocati in un’azione simbolica, svoltasi per il Tempo del Creato, in cui tutte le Commissioni hanno versato le lacrime della Terra e dei poveri nella fontana di San Cosimo, appena inaugurata nella parrocchia di El Prat de Llobregat [Comunicato stampa Azione simbolica europea per Tempo del Creato (link)].
A questa azione è seguita una camminata contemplativa lungo il delta del fiume Llobregat e la visita alla Chiesa di Sant’Anna nel centro di Barcellona dove vengono accolti i senza fissa dimora.
Il 1° ottobre invece si è tenuta l’Assemblea Generale in cui si è votato per il nuovo presidente che sarà il vescovo Noël Treanor dall’Irlanda ed è stato approvato l’accordo con il Movimento Cattolico Globale per il Clima con l’obiettivo di promuovere ancora di più la Laudato Si’ nelle rispettive realtà (Link comunicato).