Custodi di un territorio amato e servito
La festa del Ringraziamento invita ogni anno le comunità cristiane a rinnovare a colui che è il Signore del cielo e della terra sentimenti di vera gratitudine per la ricchezza dei doni del creato, ma anche a un sincero esame di coscienza, come opportunamente ricordava Papa Benedetto XVI nel suo discorso al Corpo diplomatico del gennaio scorso: Tra le questioni essenziali, come non pensare ai milioni di persone, specialmente alle donne e ai bambini, che mancano di acqua, di cibo, di un tetto? Lo scandalo della fame, che tende ad aggravarsi, è inaccettabile in un mondo che dispone dei beni, delle conoscenze e dei mezzi per porvi fine. Esso ci spinge a cambiare i nostri modi di vita, ci richiama lurgenza di eliminare le cause strutturali delle disfunzioni delleconomia mondiale e di correggere i modelli di crescita che sembrano incapaci di garantire il rispetto dellambiente e uno sviluppo umano integrale per oggi e soprattutto per domani. Le stesse problematiche legate al cambio climatico, su cui molto si discute in questo tempo, costituiscono altrettanti motivi di oculata riflessione, non solo per la vita presente ma anche per quella delle generazioni future.
Paolo VI, nellenciclica Populorum progressio già quaranta anni fa, affermava: Se la terra è fatta per fornire a ciascuno i mezzi della sua sussistenza e gli strumenti del suo progresso, ogni uomo ha dunque il diritto di trovarvi ciò che gli è necessario(n. 22); tale diritto è inscindibilmente connesso con il dovere di contribuire al mantenimento delle risorse.
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Slide di Giampiero Maracchi - Direttore Ibimet - CNR